Il Castello del Gallo

Il Castello del Gallo

Mandela e le origini antiche

Immerso nel verde rigoglioso della campagna di Mandela, il Castello del Gallo è un complesso monumentale, costruito in più epoche, che porta con sé una ricca eredità storica e culturale. Questa maestosa fortezza, con origini che risalgono all’antica Roma e al Medioevo, è stata un punto di riferimento per artisti, intellettuali e viaggiatori del Grand Tour.

La storia di questo luogo ha inizio nel V secolo a.C., quando la zona era abitata dagli Equi, un antico popolo dell’Appennino centrale di origine indo-asiatica famoso per l’arte della guerra. Dopo la conquista romana nel 304 a.C., fu il poeta Orazio a rendere celebre questa terra, celebrandone la serenità durante le sue passeggiate lungo il torrente Licenza.

Successivamente, la posizione strategica di Mandela, sopra le rotte militari e commerciali tra Roma e il mare Adriatico, e di controllo del transito del 60% dell’acqua potabile destinata alla rete degli acquedotti di Roma (anche oggi!) ne accrebbe l’importanza. Inoltre, Mandela si trovava anche sul percorso per Subiaco, centro di fasti romani con la celebre villa di Nerone, che divenne poi un luogo di grande spiritualità e cultura con la fondazione di 12 abbazie da parte di San Benedetto (prima di fondare l’Abbazia di Montecassino), frequentate anche da San Francesco (oggi sono ancora attive le Abbazie del Sacro Speco e di Santa Scolastica).
Durante il Medioevo, la potente famiglia Orsini fortificò la valle del fiume Aniene costruendo sulla caserma romana una torre e una sala d’armi per controllare la Tiburtina sottostante.


Da fortezza a dimora signorile

Nel XVII secolo, il castello, da fortezza cambiò volto con l’arrivo della famiglia portoghese Nuñes-Sanchez, che lo trasformò in una dimora signorile e luogo di frequentazione durante il Gran Tour, con personaggi del calibro di Johann Winkelmann, Sir William Hamilton e Lady Emma, Goethe, i poeti inglesi, la pittrice Angelica Kaufmann. Nel XIX secolo, con Julie Bonaparte, pronipote di Napoleone e moglie del marchese Alessandro del Gallo di Roccagiovine, il castello continuava a essere un luogo di straordinaria rilevanza culturale. Julie e Alessandro, mecenati delle arti e promotori della libertà intellettuale, ospitarono qui il rinomato salotto letterario internazionale di Julie nato a Parigi. Tra i loro ospiti vi fu Franz Liszt, Ernest Renan, Alexandre Gustave Eiffel, Ernest Hébert. Circondato da un magnifico parco paesaggistico, un tempo campagna e fattoria della villa estiva di Orazio, il castello divenne un simbolo di armonia tra natura e cultura.

La geometria nascosta: il Giardino Formale all'italiana

Il Giardino Formale all'italiana, arroccato sul “tetto” medievale del Castello del Gallo, nasce nel XVII secolo per volontà dei Nuñes-Sanchez. Ideato secondo lo schema del Giardino del Paradiso, giardino arabo con assi incrociati verso i punti cardinali e rigorose siepi geometriche, sfrutta le cisterne romane e medievali per l’irrigazione, per un sapere della tradizione persiana e islamica. Il suggestivo Belvedere regala una vista panoramica spettacolare, immortalata nelle vedute ideali di Hackert.


Un patrimonio da condividere

Oggi, la famiglia del Gallo affida il Castello e i Giardini all'Associazione di Promozione Sociale "Castello del Gallo e Giardini di Orazio APS" iscritta al RUNTS, con l’intento di preservare e condividere questa preziosa eredità con le generazioni future. Passeggiare in questi luoghi significa immergersi in una storia di poesia, arte e natura, che continua ad incantare, come già celebrato nell’antichità, per l'odierno visitatore.

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